Casale Marittimo - Guida Turistica

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 Il territorio di Casale Marittimo è ricco di testimonianze archeologiche che dimostrano la sua antichissima origine, quali la necropoli etrusca e altre tombe ricche di eleganti corredi funerari risalenti allo stesso periodo che testimoniano la presenza sin dall'epoca etrusca di una civiltà ricca che ivi si insediò per la ricchezza del territorio di sorgenti di acqua e di minerali.
 Interessante è l'antica Chiesa titolata a Sant'Andrea, trasformata e riadattata per ospitare oggi il Municipio di Casale Marittimo. La facciata si presenta nella sua forma originaria in pietra serena e con un bassorilievo realizzato da Alberto Sparapani posto al di sopra del portale d'ingresso, raffigurante "Sant'Andrea".
 L'interno della chiesa presenta il soffitto in legno coperto a capriate dipinte e è impreziosito dai numerosi affreschi dipinti da Stefano Ghezzani. Particolarmente interessanti sono infine la Cappella della Madonna delle Grazie, di costruzione settecentesca, che conserva la copia di un dipinto su tavola di scuola senese, e la Chiesa di San Sebastiano, che venne edificata sul luogo ove sorgeva un antico oratorio e restaurata con materiali provenienti da una antica villa romana.
 La Chiesa di San Sebastiano custodisce ancora oggi una rara scultura lignea del Cinquecento di Giovanni Maria Tacci raffigurante il "Cristo ferito sorretto da alcuni Angeli" mentre alcune delle opere di maggiore rilievo appartenenti all'antica costruzione sono oggi conservate presso il "Museo di Arte Sacra di Volterra", tra le quali un dipinto raffigurante una "Madonna col Bambino tra i Santi Sebastiano e Rocco".
  "Castello", come ancora oggi viene chiamato il cuore storico del paese, non ché a documenti importanti del suo passato remoto. Il lastrico infatti è in pietra arenaria locale: un sedimento marino del Pliocene, come denunciano i fossili, soprattutto conchiglie, che vi sono inclusi. Sulla rampa si trovano poi i locali della Pro Loco, in cui è possibile consultare un'intelligente raccolta di foto e planimetrie degli scavi archeologici della zona.
 L'ingresso al "Castello" è segnato dalla torre dell'Orologio, eretta nel 1854 dove in precedenza era una porta. Subito dopo, sulla sinistra, è la cosiddetta Casa del Camarlingo (n. 13 di via del Castello), che faceva parte della cinta muraria ed è sicuramente uno dei palazzi più vecchi del paese. A destra inizia un percorso circolare che segue esattamente la cerchia delle mura, formata dalle pareti esterne delle case sulla sinistra. A via del Castello, sopra la porta d'ingresso, si trova una piccola pietra scolpita che secondo tradizione raffigurerebbe un teschio: qui la memoria locale sostiene si trovassero le prigioni.
 Più avanti è riconoscibile, sulla sinistra, la parte inferiore di un torrione inserito nella cerchia muraria.
 Di fronte al municipio è il palazzo della Canonica: affascinante citazione di edificio quattrocentesco risalente al 1940 e realizzato con materiali provenienti dalla Villa romana (vi si riconoscono capitelli e stipiti). All'interno, chiedendo l'autorizzazione al parroco, è possibile visitare i reperti della "sala romana": pavimento in mosaico bianco e nero, frammenti di stucchi colorati e un piccolo dipinto con Sileno.
 Da piazza del Popolo si accede infine ai borghi, vale a dire ai quartieri sviluppatisi fuori dalle mura del "Castello" a partire dalla fine del '500, lungo la via della Fonte, con i caratteristici vicoli, portici, scalinate e scannafossi.
  La Villa di Badia a ricordo di un antico monastero; la Pieve di S. Giovanni Battista.Fra gli edifici di particolare rilievo, il teatro intitolato a Francesco di Bartolo che rispecchia le particolarità architettoniche dei teatri accademici dell’inizio del ‘800..
Il patrono del comune è Sant'Andrea e si festeggia il 30 Novembre